Sempre più frequentemente mi scontro nella pratica professionale con la piaga dell’ obesità infantile. Si tratta di una vera e propria patologia che ha effetti negativi sulla qualità di vita di chi ne soffre e che predispone il bambino ad essere un adulto potenzialmente malato.

Non esiste bambino obeso senza genitori distratti, superficiali o  inconsapevoli ed un approccio di tipo comportamentale inteso come cambiamento dello stile di vita di tutta la famiglia è la strada giusta da percorrere per ottenere un cambiamento reale e durevole nel tempo.

Quali sono gli errori che più spesso si commettono?

  1. Saltare la colazione;
  2. Offrire sempre le stesse pietanze;
  3. Consumare regolarmente bibite dolci ed offrire pasti troppo ricchi di grassi.
  4. Non fare merenda o farla troppo abbondante;
  5. Obbligare i bambini a mangiare quando non hanno fame o si sentono sazi.
  6. Passare troppo tempo alla tv, videogiochi o pc.

Il segreto per bambini sani e in forma è un’ alimentazione variata ed equilibrata, unita alla giusta quantità di movimento.

Nessun alimento è completo,  variare garantisce di apportare tutte le sostanze di cui un bambino ha bisogno e riduce il rischio di ingerire in eccesso sostanze estranee eventualmente presenti negli alimenti quali metalli ed inquinanti.

Per i bambini che non amano frutta e verdura consiglio di inserire questi alimenti poco alla volta, magari smorzati da altre cose che mangiano già volentieri. Iniziate con frutta e verdura dal sapore più dolce e man mano testerete anche le qualità dal sapore più amaro e acidulo. Mimetizzare gli ortaggi negli altri cibi non è la soluzione da preferire perché non insegna ad apprezzare davvero i sapori, ma può essere un primo passo per orientare il gusto e favorire l’adozione di abitudini nutrizionali corrette.

I genitori devono essere pazienti, le abitudini si creano con la ripetizione nel tempo dello stesso comportamento. Non reagite male ai primi NO, incassate il colpo ma non scoraggiatevi! Ad intervalli di tempo regolari riproporrete il cibo rifiutato magari in una veste diversa.

Coinvolgete i bambini anche nella parte principale, quella più importante e divertente: la preparazione. A loro piace imbrattarsi e rendersi utili e in questo modo saranno maggiormente invogliati, e incuriositi, a mangiare il frutto del loro duro lavoro! Ovviamente si tratta di svolgere mansioni semplicissime come mescolare, mettere il sale, nulla di complicato, ma queste piccole cose li faranno sentire davvero protagonisti.

Portateli a fare la spesa con voi, rendere partecipe i bambini nel momento della spesa li farà sentire padroni delle proprie scelte.

Ultimo ma più importante consiglio: incoraggiate vostro figlio e soprattutto date il buon esempio. Anche in campo alimentare l’educazione si trasmette soprattutto con l’esempio: è più facile che i figli si avvicinino a cibi per loro non immediatamente attraenti se vedono che i genitori se ne servono generosamente e con soddisfazione. L’osservazione e l’esposizione a un determinato gusto spingerà il bambino ad assaggiare quello che mangiano mamma e papà, ma anche fratelli, sorelle, nonni e nonne, influenzando così i suoi gusti alimentari, più per imitazione che per obbligo.

Il pasto deve essere un momento piacevole. Mangiare tutti insieme a tavola, in un’atmosfera serena, senza fretta, senza distrazioni, con la tv spenta, aiuta il bimbo a vivere bene i pasti e a sviluppare un rapporto sereno con il cibo.